Culto degli Spiriti
vedi anche: l'oltretomba e le religioni nelle Terre Spezzate. L'Antica Religione: Druidi della Madre Terra - Sciamani degli Spiriti - il culto a Castelbruma
il culto della Tetrade: Cerimonie della Tetrade - Quattro Dèi - Quattro Corpi - Empi e Devoti. Il Profeta Castamante: Quattro Rivelazioni Divine
l'Ecclesia: il Tetrarca, i Vescovi e i Sacerdoti (Custodi della Fede, Paladini e Sacerdoti della Tetrade). Storia del Dominio di Vesta e di Valleterna
Lo scricchiolare delle foglie sotto al peso dell’autunno, l’impercettibile stridere di fiocchi di neve che lentamente si accumulano in un candido manto, il sinistro ululare del lupo stregato dalla luna, semplici rumori di sottofondo al rintocco dei passi per il pellegrino distratto, per le genti di
Altabrina sono invece parole sagge, antiche e preziose, la voce di tutte le cose. Per volere degli
Elfi, che avevano ripudiato gli antichi spiriti, un tempo ai
Pitti era fatto divieto di udire il canto delle anime del mondo, ma da quando Saviogufo guidò il suo popolo contro
Elen Eressea, forte di un’alleanza con i fieri
Bruti, i popoli del Nord sono liberi di seguire la guida degli sciamani e affidarsi alle ombre incorporee del creato, già vecchie quando la terra era giovane. Tanto fu l’orgoglio di quelle genti per la ritrovata libertà, che gli invasori dalle armi di ferro non poterono piegarlo, ma anzi furono gli
Uomini del Mare a convertirsi e cercare il consiglio di aruspici e veggenti, prima di scendere in battaglia.
Ai fedeli degli Antichi Spiriti, gli sciamani insegnano che ogni parte della natura possiede una volontà invisibile e immortale, capace di manifestarsi e condurre i suoi seguaci verso la grandezza. Nulla accade per caso, tutto è guidato dalla volontà degli Spiriti. Le pietre lanciate dall’indovino si allineano per mostrare la via; dagli intestini strappati da un cinghiale, il sangue sgorga nella direzione indicata dall’anima del vento; la luna, a volte, si oscura nel cielo rispondendo all’ira di tutte le cose.
Ogni Voce ha una sua forma e un suo scopo. Pregare il Lupo può donare forza, mentre seguendo la via del Gufo si giungerà alla saggezza, il Vento è incoerente maestro di parole e magia, mentre il grande Fiume un guaritore gentile. I più potenti e rispettati tra gli Spiriti sono quelli dei fieri animali che donano il loro nome ai Clan di Altabrina. I Brinnici credono inoltre che gli spiriti animali in circostanze eccezionali si incarnino in animali corrispondenti di particolari qualità, dando vita ad una bestia spaventosa, dotata di caratteristiche leggendarie. E proprio in molte leggende compaiono animali posseduti dai propri spiriti che hanno guidato le genti di Altabrina in particolari battaglie, o di lupi posseduti dallo spirito del Lupo che terrorizzavano i villaggi, sconfitti da eroi dai nomi imperituri.
 |
Lo sciamano Nibbio della Foschia |
Riti
Innumerevoli come le voci di tutte le cose a cui si rivolgono, i rituali di Altabrina cambiano di forma e sostanza con il variare del loro scopo e dello Spirito invocato. Gli Sciamani sanno che niente esula dal volere delle anime del mondo e conoscono quindi cerimonie adatte ad ogni occasione. Si può scannare una bestia per divinare il futuro nelle sue interiora, oppure banchettare con il cuore di una preda per rubarne la forza, una danza dedicata al Vento può spezzare una tempesta così come meditare sui picchi delle aquile può portare a intendere il nome del prossimo Re. Tuttavia, in questo intricato arabesco di usanze, esiste un elemento costante, in tutte queste cerimonie lo sciamano cerca di scorgere, nei segni della natura, la volontà dello Spirito invocato.
Ma non tutti i rituali di Altabrina sono celebrati da sciamani solitari o per piccoli gruppi di fedeli. In occasioni particolari capita che interi Clan si riuniscano attorno ai sacri cerchi di pietre, dove i più saggi tra coloro che possono udire la voce di tutte le cose gridano al cielo benedizioni, parole di verità o importanti profezie, mentre intorno i tamburi e le urla si uniscono in un chiassoso crescendo fino a sostituirsi all’eco delle montagne.
Gli sciamani
Fieri della loro libertà e naturalmente inclini a seguire il mutevole volere di uno dei tanti Spiriti, gli Sciamani di Altabrina non hanno una vera organizzazione e ripudiano il concetto di gerarchia tanto caro alle genti del Sud. Chiunque abbia compiuto il rito di passaggio, una pericolosa prova che può condurre l’uomo alla follia, e conquistato così il Vero Sguardo, la facoltà che permette di distinguere il volere degli Spiriti nei segni naturali, è degno di essere chiamato Sciamano. Ognuno di essi segue la voce di tutte le cose in una maniera diversa e personale. E’ possibile incontrare saggi indovini nascosti su montagne inaccessibili, aruspici che divinano il futuro nel lancio delle ossa o sapienti guaritori, esperti di erbe e unguenti. Solo le azioni e la saggezza di uno sciamano possono arricchire la sua fama e fargli ottenere il rispetto della sua gente. I migliori vengono, a volte, scelti per diventare Alfieri del Clan e, quando uno di loro diviene famoso in tutto il principato e visto come un maestro dagli altri sciamani, prende il nome di Voce dell’Inverno, guida spirituale per l’intera Altabrina.